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Un pianeta senza energia nucleare

La Terra offre moltissime fonti di energia inesauribile, rinnovabile, pulita. Gli scienziati e gli ingegneri mettono a punto giorno dopo giorno nuove tecniche, per sfruttare le potenzialità naturalmente presenti sul pianeta, riducendo al minimo l’impatto ambientale ed i rischi connessi alle tradizionali energie fossili.

Gli eventi degli ultimi tempi hanno sollevato nuovamente il dibattito sull’energia nucleare: sarà mai capace l’uomo di utilizzarla a rischio zero? Ma soprattutto, è davvero una fonte di cui non possiamo fare a meno? Nonostante esimi pareri si siano espressi al riguardo, indicando nell’energia da fissione nucleare l’unica strada di sopravvivenza per la popolazione mondiale, sempre più pareri e soprattutto dimostrazioni scientifiche portano verso l’energia pulita.

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Sono numerosi i gruppi di ricerca che hanno sondato la potenzialità di un mix di tecnologie, nell’ottica di preservare il pianeta dal surriscaldamento e dalle emissioni nocive. Si è cercato di calcolare l’insieme dei costi di approvvigionamento di petrolio, carbone ed uranio (che si esaurirà in 50-60 anni), la sicurezza in caso di incidente, lo smaltimento delle scorie, le capacità di evoluzione e sviluppo, i costi di manutenzione e assicurazione e (non da ultimo) anche l’opinione della popolazione, per avere un quadro completo della fattibilità e soprattutto della convenienza di un tipo di energia piuttosto che un altro.

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Tra gli studi di settore più accurati si segnalano l’ADAM comparison e il RECIPE project, che hanno comparato i modelli dei principali gruppi di ricerca europei e intercontinentali. In entrambi questi studi si raggiungono simili conclusioni: per un’efficace strategia contro i cambiamenti di clima, il nucleare non avrà un ruolo determinante, così come nella stabilizzazione delle emissioni nell’atmosfera.

Rinunciare al nucleare comporta in primo luogo ad un maggiore impegno verso il risparmio energetico: si dovranno ottimizzare le filiere di produzione e consumo di energia, provvedere a misure di stoccaggio dell’energia fossile, ma soprattutto incentivare, sviluppare e installare sempre più centrali energetiche legate a fonti rinnovabili.

Si tratta di una rivoluzione che necessita di un rapidissimo adeguamento, ma grazie alle risorse della terra, (l’energia del mare, l’idroelettrica, il sole, le biomasse, l’eolico, l’energia geotermica) è uno scenario percorribile.

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