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Biomasse

Quando si parla di biomassa, si intende l’insieme di materiali di origini organiche (animali ma soprattutto vegetali) che non sono stati interessati da alcun processo di fossilizzazione, utilizzati per produrre energia (escludendo dunque petrolio, carbone, metano, i classici combustibili fossili).

Le biomasse sono fonti rinnovabili perché l’anidride carbonica che si sviluppa durante la produzione di energia, non aumenta la CO2 dell’ambiente, in quanto si tratta della medesima anidride carbonica che le piante hanno assorbito durante il processo di crescita: sfruttando le biomasse dunque, si libera ciclicamente CO2, che torna disponibile per la crescita di altre piante, stabilendo una situazione di equilibrio.

Le tre principali filiere che rappresentano la biomassa sono:

Derivazioni del legno

Rimanenze a seguito di lavorazione industriale cellulosa o legno, essenze

Eucalipto, pioppo, legna da ardere, trucioli, segatura

Derivazioni dell’agricoltura

Residui da coltivazioni e lavorazioni agricole, scarti di origine agroalimentare

Girasole, colza, fieno, gusci, potature, noccioli

Rifiuti e materiale di scarto

Residui organici da attività biologica umana o animale, rifiuti di origine vegetale

Liquami, sfalci di erba, scarti ortofrutticoli

La varietà di biocombustibili disponibili,viene lavorata attraverso processi di tipo termochimico o biochimico, che hanno lo scopo di sfruttare al meglio tutto il materiale, migliorarne la resa bioenergetica, la trasportabilità e l’immagazzinamento.

Processi termochimici

Processi biochimici

Sfruttano l’azione del calore e si applicano a materiali con umidità inferiore al 30% e un rapporto C / N superiore a 30. Ideale per legname.


Sfruttano l’azione di enzimi e funghi, e si applicano a materiali con umidità superiore al 30% e un rapporto C / N inferiore a 30. Ideale per letame e scarti vegetali.


1. Combustione diretta (si brucia il materiale in caldaie e si sviluppa energia) 1. Digestione anaerobica (in assenza di ossigeno, l’attività di fermentazione di microorganismi genera metano e CO2)
2. Carbonizzazione (si produce carbone da legna o vegetale, sfruttando l’azione del calore in presenza di scarse quantità di ossigeno) 2. Digestione aerobica (in presenza di ossigeno, i microorganismi liberano H2O e CO2, rilasciando calore)
3. Pirolisi (azione del calore in totale assenza di ossigeno ed aria) 3. Fermentazione alcolica (fermentazione in presenza di ossigeno, che genera etanolo)
4. Gassificazione (il combustibile viene trasformato in gas, in parziale presenza di ossigeno ed elevate temperature intorno ai 1000 C°) 4. Estrazione di oli (si producono energia elettrica e termica dalla combustione di olio di semi di soia, girasole, colza ad elevato potere calorico)
5. Steam explosion (sfruttamento completo della biomassa vegetale, utilizzando vapore ad altra pressione per scaldare velocemente il legno, in un reattore)
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